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Filologia italiana - 2015/2016

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Italian philology

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Anno accademico 2015/2016

Codice dell'attività didattica
STU0096
Docente
Donato Pirovano (Titolare del corso)
Corso di studi
laurea triennale in Lettere
Anno
2° anno
Periodo didattico
Secondo semestre
Tipologia
Caratterizzante
Crediti/Valenza
6
SSD dell'attività didattica
L-FIL-LET/13 - filologia della letteratura italiana
Modalità di erogazione
Tradizionale
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità di frequenza
Facoltativa
Tipologia d'esame
Orale
Prerequisiti
Istituzioni filologia italiana
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Sommario insegnamento

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Obiettivi formativi

Lo studente saprà leggere e interpretare le Rime di Guido Cavalcanti, applicando a ciascun testo l’opportuna metodologia storico-filologica, critico-testuale ed esegetica, e presentando i risultati dello studio in forma corretta, sia orale sia scritta.

Attraverso l'analisi dei manoscritti e delle edizioni a stampa, con particolare attenzione all'edizione critica di Guido Favati (1957), l'insegnamento intende mettere a fuoco una delle più importanti figure della letteratura italiana delle origini.

 

Non disponibile per decisione del docente

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Risultati dell'apprendimento attesi

Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare:

1) conoscenza della tradizione, della storia editoriale e dei principali problemi filologici delle Rime di Guido Cavalcanti.

2) capacità di analizzare e commentare testi cavalcantiani e di altri autori che dialogano poeticamente con lui.

3) capacità di applicare la metodologia appresa ad altri testi, analoghi a quelli esaminati a lezione.

Non disponibile per decisione del docente

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Modalità di insegnamento

Lezioni della durata di 36 ore complessive (6 CFU), che si svolgono in aula, in forma frontale , anche con l’ausilio di proiezioni; ci saranno anche esercitazioni seminariali (non valutate ai fini dell'esame).

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Modalità di verifica dell'apprendimento

Il colloquio orale sarà distinto in due parti che vogliono accertare la preparazione dello studente sugli argomenti trattati a lezione o studiati nei testi consigliati in bibliografia:

1)    conoscenza della tradizione, della storia editoriale e dei principali problemi filologici delle Rime di Guido Cavalcanti. Lo studente che ha frequentato le lezioni potrà utilizzare i propri appunti integrandoli con la monografia consigliata e con l’antologia. Lo studente che non ha frequentato le lezioni preparerà questa parte dell'esame con lo studio dei libri indicati in bibliografia.

2) capacità di analizzare e commentare (secondo gli aspetti ecdotici) almeno un testo di Cavalcanti. L’elenco completo dei componimenti sarà fornito al termine del corso. Per i NON FREQUENTANTI: lettura, analisi e commento di 20 componimenti a scelta (per i non frequentanti è obbligatorio fornire al docente prima dell’inizio dell’esame un elenco scritto con i testi scelti).

La preparazione sarà considerata adeguata (con votazione espressa in trentesimi) se lo studente dimostrerà le seguenti capacità:

– esposizione accurata e approfondita dei contenuti appresi, con padronanza lessicale e tecnica;

– rielaborazione articolata dei contenuti dell’insegnamento;

– eventuale applicazione autonoma ad altri testi delle conoscenze e della metodologia acquisite

Non disponibile per decisione del docente.

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Attività di supporto

Uso costante del videoproiettore collegato al pc del docente. Tutte le lezioni e i materiali di supporto saranno proiettati cosicché lo studente possa seguire meglio le spiegazioni.

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Programma

Se amore è estrema sofferenza interiore, perché amare? La domanda, insistentemente ripetuta nella ballata 32, potrebbe essere inserita a epigrafe dell’intero corpus delle rime di Guido Cavalcanti. Per lui l’amore è passione travolgente, smisurata e ottenebrante, che si coagula attorno a un’immagine interiore della donna nata da un’appercezione sensibile: essa – come chiarisce con precisione scientifica la canzone dottrinale Donna me prega  – ha sede propria, ed esclusiva, nell’anima sensitiva, quell’anima che è perfezione dell’individuo. E allora perché amare? La risposta è fatalmente circolare: l’io ama e al contempo soffre, ma dal mortale disfacimento intimo ricava comunque le proprie ragioni di vita. A questo drammatico destino non c’è scampo: accettare l’amore implica sofferenza, ma rifiutarlo comporta la negazione della parte senziente di sé, e dunque il mancato raggiungimento di quella pienezza di sensazioni che sono proprie dell’anima sensibile e individuale. L’amore è pura irrazionalità, ma esperienza squisitamente umana.

1)    Vita di Guido Cavalcanti

2)    Il corpus delle rime

3)    La tradizione delle rime

4)    La tradizione manoscritta

5)    Le edizioni ottocentesche e primo-novecentesche

6)    L’edizione critica di Guido Favati (1957)

7)    Dopo l’edizione Favati: edizioni e proposte.

8)    Il primo Cavalcanti

9)    L’esperienza tragica e affascinante dell’amore

10) Donna me prega

11) Il “ciclo tolosano”. Cavalcanti e la pastorella

12) La ballata testamento.

13) Rime di corrispondenza e testi comici

14) Dante, Guido e l’amore.

Non disponibile per decisione del docente

Testi consigliati e bibliografia

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F = frequentanti

NF = non frequentanti

D. Pirovano, Il Dolce stil novo, Roma, Salerno Editrice, 2014 (F ed NF).

Poeti del Dolce stil novo, a cura di D. Pirovano, Roma, Salerno Editrice, 2012 (F ed NF)

R. Rea, Cavalcanti poeta. Uno studio sul lessico lirico, Roma, Edizioni Nuova Cultura, 2008 (NF)

E. Malato, Dante e Guido Cavalcanti. Il dissidio per la ‘Vita nuova’ e il «disdegno» di Guido, Roma, Salerno Editrice, 2004(NF).

Non disponibile per decisione del docente



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Orario lezioni

GiorniOreAula
Giovedì14:00 - 17:00
Venerdì14:00 - 17:00
Lezioni: dal 11/02/2016 al 18/03/2016

Nota:

A decorrere dal 19/02/2016 cambio aula di lezione: ---> Studio docente, Via S. Ottavio, 50 c/o Dip.to Stuium.

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Note

L'insegnamento di Filologia italiana è rivolto anche agli studenti che hanno inserito nel loro piano carriera l'insegnamento di Filologia italiana B (modulo 2) in anni accademici precedenti.

Non si può sostenere l’esame di Filologia italiana senza avere prima sostenuto l’esame di Istituzioni di filologia italiana.

La frequenza è fortemente consigliata e costituisce un requisito essenziale per un buon apprendimento. Gli studenti che non frequentano le lezioni sono invitati a prendere contatto con il docente per eventuali consigli sulla preparazione.

Non disponibile per decisione del docente.

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Ultimo aggiornamento: 21/04/2015 15:17

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