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Oggetto:

Filologia italiana A mod. 1

Oggetto:

Anno accademico 2013/2014

Codice dell'attività didattica
da definire
Docente
Prof. Concetto Del Popolo (Titolare del corso)
Insegnamento integrato
Periodo didattico
Primo semestre
Crediti/Valenza
6
SSD dell'attività didattica
L-FIL-LET/13 - filologia della letteratura italiana
Modalità di erogazione
Tradizionale
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità di frequenza
Facoltativa
Tipologia d'esame
Orale
Oggetto:

Sommario insegnamento

Oggetto:

Obiettivi formativi

  Insegnare gli elementi  minimi di critica del testo e di grammatica storica, per potere affrontare l'abbozzo di una edizione.

 


Oggetto:

Risultati dell'apprendimento attesi

 

Avere la capacità di distinguere una edizione da una edizione critica, con motivi e storia delal critica stessa, e sapere esaminare con competenza gli elementi linguistici dell'italiano e dei dialetti.

 

Oggetto:

Programma

 Elementi di grammatica storica (con esercitazione scritta) e di critica del testo.

 

Testi consigliati e bibliografia

Oggetto:

 

a)       Un profilo dell’italiano da scegliere tra: C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2010, pp. 43-119, 229-268; B. Migliorini, Storia della lingua italiana, Firenze, Sansoni 1960 (e ristampe), fino al Trecento compreso; R. Casapullo, Il Medioevo, Bologna, Il Mulino 1999 (esclusi i brani antologici); altri da concordare.

b)       Teoria di critica testuale. Manuale: A. Stussi, Introduzione agli studi di filologia italiana, Bologna, Il Mulino 2007; oppure: A. Balduino, Manuale di filologia italiana, Firenze, Sansoni 1979 (e ristampe o riedizioni); oppure P. Stoppelli, Filologia della letteratura italiana, Roma, Carocci Editore 2008; o altri da concordare.

c)       A. Stussi, Fondamenti di critica testuale, Bologna, Il Mulino 2006 (nuova edizione).

d)       C. Segre, Cap. II, L’interpretazione, in Ritorno alla critica, Torino, Einaudi 2001, pp. 81-108.

e)       R. Coluccia, Teorie e pratiche interpuntive nei volgari d’Italia dalle origini alla metà del Quattrocento, in Storia della punteggiatura in Europa, a cura di B. Mortara Garavelli, Roma-Bari, Laterza 2008, pp. 63-98.

Gli studenti che non frequentano aggiungano: De vulgari eloquentia (possibilmente in latino; testo consigliato quello degli Oscar Mondadori; ma qualsiasi altra edizione va bene), con i saggi introduttivi, specie per ciò che riguarda la questione filologica. Si ricorda che in generale i contenuti delle opere di Dante sono conditio sine qua non in un corso di laurea in lettere!

Gli studenti che acquisiscono 5 CF possono omettere le lettere d-e.

 



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Note

 

Questo corso è aggregato da 12 CFU, composto da due moduli di 6 CFU ciascuno. Sia il corso aggregato da 12 CFU sia i singoli corsi possono essere caricati indipendentemente nel piano carrirea, secondo le esigenze del curriculum dello studente. Non si può però dare solo il modulo secondo senza avere sostenuto il primo, che è istituzionale e pertanto obbligatorio.

Gli studenti non frequentanti e quelli che devono acquisire 5 CFU è bene che contattino il docente per un programma concordato.

 

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Ultimo aggiornamento: 14/07/2014 14:18

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