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Letteratura cristiana antica B mod. 2

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Anno accademico 2013/2014

Codice dell'attività didattica
LF594 - 6 cfu
Docente
Edoardo Bona (Titolare del corso)
Corso di studi
laurea triennale in Lettere
Anno
1° anno 2° anno 3° anno
Periodo didattico
Secondo semestre
Tipologia
Per la tipologia dell'attività controllare il piano carriera
Crediti/Valenza
6
SSD dell'attività didattica
L-FIL-LET/06 - letteratura cristiana antica
Modalità di erogazione
Tradizionale
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità di frequenza
Facoltativa
Tipologia d'esame
Orale
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Sommario insegnamento

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Obiettivi formativi

Parola di Dio e traduzione: la LXX e il problema della traduzione delle ScrittureIl corso prende in esame le testimonianze letterarie sulla traduzione in greco dell’Antico Testamento detta dei LXX per evidenziare a quali bisogni rispondano le diverse versioni del mito e le differenti sottolineature da parte dei singoli autori a partire dalla Lettera di Aristea e Filone, fino alla polemica fra Agostino e Gerolamo, con una particolare attenzione alle tesi recentemente esposte da M. Bettini sull’antropologia cristiana della traduzione.


The course examines the literary evidence on the greek translation of the Old Testament called ‘Septuagint’ to point out the meaning of the different versions of the myth and of the different emphases by authors from the Letter of Aristeas and Philo, to the controversy between Augustine and Jerome, with particular attention to the thesis recently presented by M. Bettini on Christian anthropology of translation.


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Risultati dell'apprendimento attesi

Al termine del corso gli studenti dovranno dimostrare di saper confrontare le diverse testimonianze e motivare le differenti posizioni dei vari autori, evidenziando i problemi particolari creati dalla necessità di tradurre testi che si configurano come ‘parola di Dio’. La lettura dei testi dovrà permettere di sperimentare diverse prospettive metodologiche e di analisi.Per verificare queste capacità si partirà sempre dall’analisi di uno dei testi esaminati a lezione.


At the end of the course students should demonstrate the ability to compare the different testimonies and to motivate the different positions of the various authors, highlighting the problems caused by the need to translate texts that are configured as 'word of God'. The reading of the texts will allow to experiment different methodological perspectives.To test these skills the proof will always start from the analysis of one of the texts discussed in class.


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Programma

Lettura di Maurizio Bettini, Vertere. Un’antropologia della traduzione nella cultura antica, Torino, Einaudi 2012, pp. 189-261L’antologia di testi in lingua e in traduzione fornita a lezione (estratti dalla Lettera di Aristea, Filone, Flavio Giuseppe, Giustino, Ireneo di Lione, Tertulliano, Epifanio di Salamina, Gerolamo, Agostino)Chi non avesse mai frequentato un corso di Letteratura Cristiana Antica che preveda una parte di storia della Letteratura Cristiana Antica, dovrà concordare letture aggiuntive da un manuale e dovranno dimostrare di conoscere i principali autori e opere dei primi secoli cristiani.


Maurizio Bettini, Vertere. Un’antropologia della traduzione nella cultura antica, Torino, Einaudi 2012, pp. 189-261The anthology of texts and translations provided in class.Those who have never taken a course in Early Christian Literature that includes the history of Ancient Christian Literature, must demonstrate knowledge of the principal authors and works of the early Christian centuries.


Testi consigliati e bibliografia

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Maurizio Bettini, Vertere. Un’antropologia della traduzione nella cultura antica, Torino, Einaudi 2012, pp. 189-261Ulteriore bibliografia sarà fornita durante il corso. Si confronti anche: D. W. Gooding, Aristeas and Septuagint Origins: A Review of Recent Studies, «VT» 13, 1963, pp. 357–379. L. Canfora, Il viaggio di Aristea, Laterza 1996. E. Bona, La libertà del traduttore. L’epistola de optimo genere interpretandi di Gerolamo. Testo latino, introduzione, traduzione e note (Multa paucis, 2). Acireale-Roma, Bonanno 2008


Maurizio Bettini, Vertere. Un’antropologia della traduzione nella cultura antica, Torino, Einaudi 2012, pp. 189-261D. W. Gooding, Aristeas and Septuagint Origins: A Review of Recent Studies, «VT» 13, 1963, pp. 357–379. E. Bona, La libertà del traduttore. L’epistola de optimo genere interpretandi di Gerolamo. Testo latino, introduzione, traduzione e note (Multa paucis, 2). Acireale-Roma, Bonanno 2008




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Note

È richiesta la conoscenza della lingua latina. Gli studenti che conoscono la lingua greca e porteranno parte dei testi greci in lingua originale otterranno una riduzione del programma d’esame.


Knowledge of the Latin language rquired. Who read  Greek texts in the original language will get a reduction in the examination program.


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Ultimo aggiornamento: 19/04/2016 15:34

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