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ARCHEOLOGIA MEDIEVALE B (LAUREA TRIENNALE)

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Anno accademico 2012/2013

Codice dell'attività didattica
LET0700
Docente
Prof. Paolo de Vingo (Titolare del corso)
Corso di studi
controllare nei Piani carriera a quali Corsi di studio è offerto l'insegnamento, a seconda della coorte di riferimento
Anno
1° anno 2° anno 3° anno
Periodo didattico
Primo semestre - seconda parte
Tipologia
Per tutti gli ambiti
Crediti/Valenza
6
SSD dell'attività didattica
L-ANT/08 - archeologia cristiana e medievale
Modalità di erogazione
Tradizionale
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità di frequenza
Facoltativa
Tipologia d'esame
Orale
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Sommario insegnamento

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Obiettivi formativi

Il corso ha come obiettivo lo studio della simbologia del potere attraverso il riesame dei contesti funerari e degli insediamenti in età longobarda in Italia settentrionale

The objective of the course is to study the symbology of power by analysing Langobard funerary contexts and settlements in northern Italy.

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Programma

I presupposti ideologici e le pratiche della ritualità funeraria altomedioevale, così complesse nella molteplicità delle componenti che le determinarono e in buona parte ancora inesplorate, sono da alcuni anni di grande attualità nel dibattito storiografico europeo. Dai secoli tardoantichi, la presenza e l’integrazione di tradizioni culturali differenti, la rapida affermazione ed espansione della fede cristiana determinarono infatti nella società la nascita di nuovi modelli di comportamento, non sempre facili da decifrare, sia sul piano insediativo che sul versante del rapporto con la morte e con le forme della sua rappresentazione. Se grazie alla ricerca archeologica è possibile prendere contatto con gli esiti materiali di questi nuovi modelli di comportamento, non è però sempre agevole – soprattutto per le pratiche funerarie – risalire al sistema dei valori e ai modelli culturali che tali esiti determinarono. In alcuni casi è ipotizzabile che forme materiali della ritualità apparentemente simili siano in realtà il frutto di motivazioni diverse e di differenti universi mentali. Per questa ragione è forte il bisogno di cogliere sempre meglio il processo di acculturazione reciproca che attraversa il mondo romano-bizantino e il mondo germanico tra V e VII secolo sul fronte del rituale funerario e, in particolare, del rapporto tra sepolture e luoghi di culto, ambito tematico questo che, meglio di altri, sembra fornire utili spunti di riflessione circa modalità e tempi dell’acquisizione degli usi romani – almeno a livello esteriore – da parte delle élite longobarde.

 In recent years the ideological premises and practices of early medieval funerary rituals, which are extremely complex and largely still unexplored, have become a highly topical subject in the field of European historiography. Indeed, from Late Antiquity onwards the presence and integration of different cultural traditions, and the rapid establishment and spread of Christianity led to the development of new social models of behaviour, which are not always easy to decipher, in terms of both settlements and the relationship with death and the forms in which it was represented. While archaeological research allows us to make contact with the material results of these new models of behaviour, it is not always straightforward – particularly for funerary practices – to identify the ensuing system of values and cultural models. In some cases we may suppose that material forms of apparently similar rituals are actually the fruit of different motivations and mental universes. Consequently, there is a strong need to acquire a better understanding of the process of reciprocal acculturation that occurred in the Roman-Byzantine and Germanic worlds between the 5th and 7th centuries in the sphere of funerary rituals and, in particular, the relationship between burials and places of worship, which appears to be the area able to offer the most useful clues regarding the methods and dating of the acquisition of Roman customs – at least on an outward level – by the Langobard elite.

Testi consigliati e bibliografia

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I. Barbiera, Memorie sepolte. Tombe e identità nell’alto Medioevo (secoli V-VIII), Roma, 2012.

P. de Vingo, M.M. Negro Ponzi, The dominion in the north-western Alps in the early medieval centuries: settlements and burials, in 3rd Internationaler Kongress der Archäologie des Mittelalters und der Neuzeit (a cura di G. Helmig), Basel, 2002, pp. 474-481.

P. de Vingo, Archéologie du pouvoir dans les nécropoles du haut Moyen Âge du Piémont centro-méridional entre occupation ostrogothe et conquête lombarde, in Contextos funeraris a la Mediterrània Nord-Occidental (Segles V-VIII), (a cura di J. Pinar Gil, T. Juárez Villena), Atti della Tavola Rotonda organizzata dalla Associazione per la Ricerca, lo Studio e la Diffusione della Tarda Antichità (AREDAT), Sant Cugat del Vallès (Barcellona), 1-3 ottobre 2009, Gausac, Publicació del Grup d’Estudis Locals de Sant Cugat del Vallès, 34-35, XVIII, 2009, pp. 59-89.

P. de Vingo, Aristocraties et pouvoirs locaux dans les nécropoles lombardes durant le Regnum Langobardorum centre-ouest, in Contextos funeraris a la Mediterrània Nord-Occidental (Segles V-VIII), (a cura di J. Pinar Gil, T. Juárez Villena), Atti della Tavola Rotonda organizzata dalla Associazione per la Ricerca, lo Studio e la Diffusione della Tarda Antichità (AREDAT), Sant Cugat del Vallès (Barcellona), 1-3 ottobre 2009, Gausac, Publicació del Grup d’Estudis Locals de Sant Cugat del Vallès, 34-35, XVIII, 2009, pp. 91-113.

P. de Vingo, Archaeology of power in the rural cemeteries of western Liguria Maritima between Late Antiquity and the beginning of the early Middle Ages, in Ipsam Nolam Barbari Vastaveunt. L’Italia e il Mediterraneo occidentale tra il V secolo e la metà del VI, (a cura di C. Ebanista, M. Rotili), Atti del Convegno Internazionale di Studi, Cimitile, Nola, Santa Maria Capua Vetere, 18-19 giugno 2009, Napoli, 2010, pp. 79-93.

P. de Vingo, Spilamberto. Archeologia di una necropoli longobarda, in Il Tesoro di Spilamberto. Signori longobardi alla frontiera, (a cura di A. Breda), Guida della Mostra, Spilamberto (MO), 11 dicembre 2010-25 aprile 2011, Modena, 2010, pp. 29-67.

P. de Vingo, Églises baptismales, églises et chapelles funéraires dans les zones rurales de la Ligurie occidentale aux premiers siècles du hau Moyen Âge, (a cura di O. Achón, P. de Vingo, T. Juárez, J. Miquel, J. Pinar), Esglésies rurals a Catalunya entre l’Antiguitat I l’Edat Mitjana (segles V-X), Atti della Tavola Rotonda, Esparraguera–Montserrat, 25-27 ottobre 2007, Bologna, 2011, pp. 125-159.

P. de Vingo, Objects de tradition et objects de la transition dans les pratiques de la classe aristocratique lombarde masculine sur le territoire piémontais, in Oggettisimbolo. Produzione, uso e significato nel mondo antico, (a cura di I.Baldini Lippolis, Anna Lina Morelli), Atti del 3 Seminario interdottorale, Bologna, 2011, pp. 269-314.

P. de Vingo, Forms of representation of power and aristocratic funerary rituals in the langobard kingdom in northern Italy, in Acta Archaeologica Academiae Scientiarum Hungaricae, 63, 2012, pp. 117-154.

 



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Note

Il corso è un modulo di approfondimento destinato in particolare agli studenti del Corso di Laurea in Beni Culturali (curriculum archeologico) ma è aperto anche a quelli del curriculum storico-artistico. Il modulo non necessita di specifiche competenze archeologiche, ma è richiesta una conoscenza generale della storia tardoantica e medievale, tale da costituire adeguata base per la comprensione delle tematiche presentate durante le lezioni. Nel caso in cui non sia ancora stato sostenuto un esame di Storia Medievale verrà consegnato un fascicolo integrativo, predisposto dal docente, con tutta la parte storica di riferimento della quale ogni studente deve essere a conoscenza. L’esame consisterà in una prova orale in cui verranno sottoposte a verifica diretta le conoscenze acquisite durante il corso, la capacità di riconoscere, analizzare e commentare le immagini analizzate durante le lezioni (planimetrie, fotografie e materiali), nonché la capacità espositiva, in modo particolare per quanto riguarda la padronanza della terminologia archeologica utilizzata. Durante il secondo semestre sono previsti seminari di approfondimento sulle singole tematiche presentate durante le lezioni mentre nel periodo estivo è possibile partecipare a cantieri di scavo archeologico e a laboratori didattici sui materiali provenienti dagli scavi con la consegna di dispense didattiche preparate dal docente.

The course is open – as the second optional module – to students in the Cultural, Archaeological and Historical-Artistic Heritage degree course (archaeological curriculum).This advanced module has been developed in particular for students in the Cultural Heritage (archaeological curriculum) degree course but is also open to those taking a historical-artistic curriculum. While no specific archaeological skills are required, general knowledge of Late Antique and early medieval history is required so as to establish an adequate foundation for understanding the topics presented during the lessons. If students have not taken a Medieval History examination, the lecturer will provide supplemental articles containing the complete historical reference that each student must be familiar with. The oral examination is designed to verify the  knowledge acquired by students during the course, their ability to recognise, analyse and comment on the images analysed during the lessons (planimetric layouts, photographs and artefacts) and their presentation skills, in particular for what concerns their knowledge and use of archaeological terminology. Advanced seminars on the individual topics presented during the lessons will be held during the second semester and in the summer students will be able to take part in archaeological excavations and educational laboratories on the artefacts discovered in digs with notes prepared by the lecturer.

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Ultimo aggiornamento: 31/03/2014 13:14

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