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Oggetto:

STORIA SOCIALE DEL XIX SECOLO MOD. 2 (LAUREA TRIENNALE)

Oggetto:

Anno accademico 2009/2010

Docente
Prof. Silvano Montaldo (Titolare del corso)
Corso di studi
[f005-c703] laurea in storia
Anno
1° anno 2° anno 3° anno
Periodo didattico
Primo semestre - seconda parte
Tipologia
Per tutti gli ambiti
Crediti/Valenza
6
SSD dell'attività didattica
M-STO/04 - storia contemporanea
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Sommario insegnamento

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Obiettivi formativi

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Programma

La criminalità nell’Italia unita

 

Obiettivo del corso è quello offrire un conoscenza del ruolo svolto dalla criminalità nella storia d’Italia tra Ottocento e Novecento, con particolare riferimento ai contesti regionali, alle differenze tra ambiente urbano e ambiente rurale, alle forme emergenti della criminalità organizzata, al rapporto tra crimine e trasformazione economica e sociale. Saranno quindi esaminate le risposte date dallo Stato italiano e l’opinione degli intellettuali sulla questione criminale.

 

La frequenza è vivamente consigliata. 


The criminality in the united Italy

The aim of the course is to offer the knowledge of the role played by the criminality in the history of Italy between the 19th and the 20th centuries, with particular regard on regional contexts, on the differences between rural and urban scenes, on the relationship between the crime and the economic and social transformation. Other aim of the course is to examine the answers given by the italian government and the opinion of the intellectuals on criminal question.


Testi consigliati e bibliografia

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Esame orale:
1) S. Lupo, Storia della mafia. Dalle origini ai nostri giorni, Roma, Donzelli, 2004, fino a p. 237;
2) M. Da Passano, La criminalità e il banditismo dal Settecento alla prima guerra mondiale, in Storia d’Italia, Le regioni dall’Unità a oggi, La Sardegna, a cura di L. Berlinguer e A. Mattone, Torino, Einaudi, 1998, pp. 421-497;
3) M. Marmo, Tra le carceri e i mercati. Spazi e modelli del fenomeno camorrista, in Storia d’Italia, Le regioni dall’Unità a oggi, La Campania, a cura di P. Macry e P. Villani, Torino, Einaudi, 1990, pp. 689-729;
4) D. Adorni, Il brigantaggio, in Storia d’Italia, Annali, 12, La criminalità, a cura di L. Violante, Einaudi, Torino, 1997, 281-319.
Gli studenti degli anni successivi al primo, per i quali l’insegnamento corrisponde a 5 CFU, saranno tenuti a portare all’esame solo i testi indicati ai punti 1,2,3.
Chi non potrà frequentare le lezioni dovrà integrare il programma con i saggi raccolti in Criminalità, giustizia penale e ordine pubblico nell’Europa moderna, a cura di L. Cajani, Milano, Unicopli, 1997, fino a p. 229.



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Note


L’insegnamento non è previsto per il primo anno del Corso di laurea in Storia, ma è offerto al primo anno degli altri corsi che richiedano 6 CFU nel settore M-STO/04. E’ rivolto inoltre agli studenti del secondo e terzo anno del corso in Società e culture d’Europa e di tutti gli altri corsi per cui siano richiesti 5 CFU nel settore M-STO/04.

Il modulo è rivolto agli studenti di tutti i Corsi di studi che abbiano già sostenuto uno o più moduli del settore M-STO/04, di cui almeno uno di carattere istituzionale. Argomento e programma di una eventuale iterazione - prevista per gli studenti che intendano sostenere la dissertazione finale con il docente dell'insegnamento - devono essere concordati.

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Ultimo aggiornamento: 31/03/2014 13:14

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