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Messaggio di inizio anno del Presidente del Corso di laurea in Lettere

Pubblicato: Mercoledì 23 settembre 2020

Care studentesse, cari studenti

non è consueto che il presidente di un Corso di studi invii messaggi di inizio anno, ma i molti e-mail che ricevo da voi in questi giorni e che fanno percepire preoccupazione e disorientamento, mi inducono a ritenere che, in una situazione così complessa, non è inopportuno proporre alcune brevi riflessioni.

Pur in questo clima di incertezza, abbiamo deciso, nei limiti del possibile, di riprendere le lezioni in presenza, senza per questo mettere in difficoltà chi, per vari motivi, non sarà in grado di entrare in aula. L’attuale situazione costringe a ridurre la capienza delle aule e in alcuni casi i docenti dovranno ricorrere a didattica esclusivamente a distanza. L’Ateneo ha però provveduto ad attrezzare le aule per permettere lo streaming delle lezioni e a mettere a punto una app per la prenotazione dei posti. Nonostante l’emergenza, nei mesi passati siamo riusciti a non interrompere la didattica: abbiate dunque fiducia che sapremo trovare soluzioni anche per i problemi che inevitabilmente si manifesteranno in questo inizio d’anno così anomalo. I tutor, i docenti titolari dei singoli corsi e io saremo a disposizione per ricevere segnalazioni di difficoltà e studiare soluzioni. È fondamentale, però, che facciate molta attenzione ai messaggi sul sito e sulle pagine dei singoli corsi, senza sommergere i docenti di richieste che hanno risposta già negli avvisi. Se i mille studenti di Lettere si rivolgono singolarmente al presidente per essere sicuri che sia ‘vero’ quanto appare sul sito, si rischia di impedire di affrontare altri problemi che magari sul sito non hanno una soluzione immediata. A tal fine, è poi evidente che è fondamentale iscriversi ai corsi che si intende frequentare, in modo che i docenti possano agevolmente contattarvi.

Un’altra considerazione, a cui tengo particolarmente, riguarda le modalità della didattica: come ho detto, la didattica a distanza, erogata in varie forme, è in alcuni casi una scelta necessaria e un utile supporto per superare le difficoltà create dalla situazione, e ribadisco che la scelta dell’Ateneo è quella di garantire la possibilità di fruire dei corsi a distanza e che tutti noi siamo ben consapevoli delle difficoltà che ci troviamo ad affrontare. È però opportuno precisare che i docenti del CdS hanno preso esplicitamente posizione, in una lettera inviata al Rettore, a difesa della centralità della didattica in presenza. La tele didattica può essere un utile strumento e una risorsa aggiuntiva, ma i docenti di Lettere ci tengono a sottolineare la loro convinzione che il più efficace strumento per l’insegnamento delle loro discipline rimane la didattica in presenza nelle sue varie forme. La possibilità di frequentare le biblioteche, di interagire direttamente con i docenti, di confrontarsi con gli altri studenti, di prendere parte agli eventi culturali promossi dal corso di studi è inoltre un elemento di grande importanza per la formazione degli studenti. L’invito è dunque quello di valutare con attenzione la scelta relativa a come seguire i singoli insegnamenti. In alcuni casi la fruizione a distanza sarà una scelta necessaria per problemi logistici: distanza, mancanza di spazi adeguati, difficoltà personali, ma vi invito a considerare la didattica a distanza principalmente come una soluzione eccezionale ai problemi creati dalla situazione contingente e a tal fine attivata.

Vi auguro un buon inizio d’anno accademico nella speranza per tutti noi che si possa al più presto tornare alla normalità 

Edoardo Bona

Ultimo aggiornamento: 23/09/2020 09:54

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